La Basilica di Santa Croce, simbolo del barocco leccese, è riconsegnata alla sua città, almeno virtualmente, con una riproduzione su tela a dimensione naturale che la proietta nel futuro. Due anni per prendersene cura, per rammagliare le sfarinature della pietra, nel frattempo, però, il cantiere resterà aperto al pubblico. È questa la grande innovazione del progetto di restauro finanziato dalla Regione Puglia, con due milioni di euro, a favore dell’Arcidiocesi di Lecce. Da lunedì, infatti, sarà possibile esplorarlo gratuitamente semplicemente prenotando, tramite sito web (www.restaurosantacrocelecce.it), Qrcode, o presso gli info point turistici della città, la propria visita guidata. Una guida turistica accompagnerà turisti, cittadini e visitatori sui tre livelli dei ponteggi. Le visite avranno una durata di venti minuti circa l’una e saranno disponibili tutti i giorni come da calendario riportato sul portale ufficiale. Il cantiere è stato pensato e realizzato per garantire la piena accessibilità a tutti.
Gli interventi da portare a termine sulla Basilica sono tanti: dal restauro della facciata e della controfacciata, degli altari della navata laterale destra, dei paramenti murari interni alla navata destra, delle cappelle, della casa canonica, della campanaria, delle coperture della Basilica fino all’installazione di un dispositivo di allontanamento volatili a onde elettromagnetiche e all’illuminazione artistica della facciata. Ma il cantiere della Basilica di Santa Croce è stato concepito per essere un luogo di trasformazione, uno strumento di cultura, un’occasione di comunicazione, valorizzazione e partecipazione, così, mentre ai restauratori e agli addetti ai lavori toccheranno le operazioni di restyling, ai visitatori spetterà guardare, toccare, ascoltare.
L’intervento regionale, concordato con la Conferenza Episcopale Pugliese, fa seguito ad altri interventi di restauro di beni ecclesiastici, tra cui la Cattedrale di Lecce e l’Antico Seminario finanziati rispettivamente con oltre un milione e due milioni di euro, e si colloca nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Beni e Attività Culturali” che servirà alla valorizzazione di quattro beni pugliesi: dalla Basilica di Santa Croce di Lecce al restauro della Chiesa di San Paolo Eremita di Brindisi (1.292.387), al Santuario Madonna della Salute nella città vecchia di Taranto (1.330.000), al Museo Diocesano di Bitonto (1.330.000), alla Basilica Cattedrale di Trani (1.280.000).
Lecce, 8 aprile 2017
L’Ufficio stampa
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